Dall’Imu al Reddito di emergenza, le misure contenute nel nuovo decreto Ristoro che ‘accompagna’ il dpcm del 24 ottobre.
Dopo la stretta arriva il decreto Ristoro. A poche ore dalla presentazione del nuovo dpcm del 24 ottobre, il governo si muove per garantire un sostegno economico alle attività colpite dalla nuova stretta. Parliamo di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, tutti costretti a chiudere battenti alle ore 18.00. Parliamo delle palestre e delle piscine, chiuse almeno fino al 24 novembre. Ma parliamo anche di altre figure professionali come ad esempio i conducenti dei taxi, penalizzati dalla riduzione degli spostamenti.
Il decreto in Cdm
Il 27 ottobre arriva in Consiglio dei Ministri il nuovo ‘decreto Ristoro’, di fatto creato di pari passo con il nuovo dpcm. Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri si è occupato di tutelare i commercianti penalizzati dalle misure introdotte con il nuovo decreto. Un lavoro complementare che dovrebbe limitare i danni. O almeno questa è la speranza dell’esecutivo.
Cosa prevede il decreto Ristoro
Si procede quindi con un unico decreto destinato a ristorare le attività colpite dalla chiusura e prorogare la Cassa integrazione d’emergenza fino alla fine del 2020. Si tratta di un decreto dal peso di più di cinque miliardi.
Tra le misure adottate ci sono i contributi a fondo perduto, il credito di imposta per gli affitti, la sospensione della rata IMU, la proroga di un mese del Reddito di emergenza e un’indennità una tantum destinata agli stagionali, le attività del mondo dello sport e per gli operatori del turismo e del mondo dello spettacolo.
“Abbiamo raddoppiato e in alcuni casi triplicato i soldi a fondo perduto erogati con il decreto Rilancio. Un pacchetto di misure da 6,8 miliardi tra le quali è previsto il credito d’imposta sugli affitti, l’estensione della cassa integrazione, la cancellazione della rata Imu e molto altro“, ha dichiarato Buffagni su Facebook
Di seguito tutte le misure contenute nel decreto Ristori.
IMU
Per quanto riguarda la sospensione della seconda rata dell’IMU, con scadenza fissata per il prossimo 16 dicembre, dovrebbero goderne tutte le attività colpite dal nuovo dpcm, quindi ristoranti, bar, piscine, palestre. Tradotto, non solo le attività costrette a chiudere i battenti, ma anche quelle che devono fare i conti con le chiusure anticipate.
Il Credito d’imposta per gli affitti
Discorso ovviamente diverso per chi deve pagare un affitto. In questo caso si procede con un credito d’imposta. Ma che cos’è? Parliamo di fatto di uno sconto che si applica ai futuri versamenti.
Il Reddito di emergenza
Viene confermato per altri due mesi il Reddito di emergenza destinato alle famiglie.
La proroga della Cassa integrazione
Come anticipato, nel decreto Ristori si procederà anche con la proroga della Cassa integrazione emergenziale. Il governo garantisce altre sei settimane di Cassa integrazione Covid o, in alternativa, 4 settimane di esonero contributivo. La norma è accompagnata dal blocco dei licenziamenti, prolungato fino al prossimo 31 gennaio.
Contributo per gli stagionali
Per lavoratori stagionali e per i lavoratori del mondo dello spettacolo è prevista una indennità da 1.000 euro.
Taxi e Ncc
“Potranno usufruire di un indennizzo pari al 100 % di quanto hanno ottenuto con il dl Rilancio dell’aprile scorso. Le risorse saranno erogate direttamente sui conti correnti“, ha fatto sapere Paola De Micheli.
Il rimborso entro metà novembre e direttamente sui conti correnti
Il governo non vuole commettere gli errori del recente passato e confida di procedere con i pagamenti già entro la metà del mese di novembre. I rimborsi, ha specificato il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, andranno direttamente sui conti correnti dei richiedenti.